Valgatara – Riapre il Sipario

Una rassegna teatrale organizzata in collaborazione con le Compagnie Teatrali della Valpolicella. Inizio ore 21.00. Teatro Parrocchiale Valgatara, piazza della Comunità.

VENERDI’ 26 GENNAIO 2018
Compagnia teatrale Castelrotto
MORTO E CONTENTO
Commedia dialettale in due atti liberamente tratta da:
“I Morti Non Pagano Le Tasse” di Nicola Manzani.
Regia di Enzo Forleo

Una commedia che, sebbene sia ambientata negli anni ’50 risulta attualissima nella sua tematica: quante volte ognuno di noi si è sentito oppresso dalla burocrazia e dalle continue scadenze fiscali. Al ragionier Renato Barbera piovono in testa ogni giorno bollette, ingiunzioni, ordinanze… e come se non bastassero i debiti, a tediare la vita del protagonista ci sono una moglie intransigente e una suocera a dir poco dispotica. Paradossalmente la svolta di questa vicenda arriverà proprio per posta come le tanto odiate bollette…

VENERDI’ 2 FEBBRAIO 2018
Compagnia teatrale La Resela di Pescatina
EL ME AMOR LE’ DA MILAN
Commedia dialettale in due atti di Damiano Parolini e Ada Partesotti
Regia di Anna Morgana dalla Mura
Maestro del coro Giuseppe Guglielmi

La storia è ambientata in una delle piccole corti del paese, dove si svolgeva gran parte della vita sociale della gente del luogo. Siamo agli inizi del ‘900, periodo storico in cui vi era una netta contrapposizione tra il mondo rurale ed il mondo cittadino. L’arrivo inaspettato di Dolores, raffinata fanciulla dell’alta borghesia milanese, anima la routine quotidiana e crea scompiglio tra gli abitanti del paese. Eraldo, aitante giovanotto con una certa cultura e notevole patrimonio, però…”bacan”, si innamora perdutamente della giovane, ma la differente provenienza sociale diventa ostacolo al loro amore.
La vicenda si colora tra gelosie, contrasti e litigi lasciando poche speranze ai due innamorati….

VENERDI’ 9 FEBBRAIO 2018
Compagnia teatrale El Gavetin di Negrar
48 MORTO CHE PARLA
Commedia dialettale in due atti di Franco Antolini
regia di Franco Antolini

La morte del compianto conte Licinio Dalle Vedove diventa occasione di una divertentissima farsa che si sviluppa in casa della vedova Santina e del fratello di lei, Arturo. La vedova Santina non riesce ancora, dopo un anno, a darsi pace per la prematura e misteriosa scomparsa del marito; suo fratello Arturo, invece, è costretto, in una casa trasformata a mausoleo, a venerare il defunto che già non poteva sopportare da vivo, figuriamoci da morto….. Ma le cose non sono sempre come sembrano e con l’arrivo di Pietro Bruscansi, amico di Arturo, si scoprirà che il trapassato conte Licinio non era proprio, come si dice, “uno stinco di santo” ma al contrario un uomo che si godeva la vita, spendendo in lungo ed in largo tutti i suoi averi. Le pareti riempite dei ritratti del conte Licinio fanno da sfondo ad una gigantografia dello stesso dalla quale il defunto interagisce ed interviene come se fosse ancora in vita, come un’anima costretta in una cornice a sopportare le vicende che si susseguono sul palcoscenico. Colpi di scena e situazioni imprevedibili portano finalmente a far emergere la verità, consentendo così all’anima del povero Licinio di abbandonare il quadro e raggiungere finalmente la pace eterna.

VENERDI’ 16 FEBBRAIO
Gruppo popolare Contrade
MANI DI LIBERTA’
Commedia dialettale in due atti di David Conati e Delio Righetti
Musiche originali di Giannantonio Mutto
Regia di Delio Righetti

Sullo sfondo di una realtà storica, drammatica, indimenticabile, vissuta alla fine della seconda guerra mondiale, in uno spirito di generosa solidarietà al ritorno degli ex internati dai campi di concentramento tedeschi e russi, si svolge una commedia brillante, frutto di una vivace ed intelligente fantasia, espressa in un genuino dialetto veronese particolarmente colorito ed efficace.
Quest’opera contribuisce a ricordare una pagina di storia che fa onore alla popolazione di Pescantina: aperta, disponibile, generosa, tesa verso ideali umani e spirituali che da sempre la contraddistinguono.
Il testo di questo spettacolo ha fatto parte del dossier presentato, a Roma, in occasione del conferimento della medaglia d’oro al valore civile al Comune di Pescantina

VENERDI’ 23 FEBBRAIO
Compagnia teatrale El Gavetin
SPETACHETECONTO
Spettacolo comico dialettale di Franco Antolini
Regia di Sabrina Carletti
Fisarmonica Riccardo Gatti
Voci Elisa Righetti e Chiara Righetti

La società, la cultura, il modo di vivere, di parlare, di esprimerci oggi sono il frutto di come eravamo ieri, e come eravamo ieri ce lo siamo dimenticati.
C’è la necessità di raccontare, di fare memoria, perché la nostra tradizione non vada perduta.
Un avvincente itinerario tra l’antico e il moderno, tra il vecchio e il nuovo, tra ieri e l’oggi attraverso l’uso dei vocaboli, dei mestieri, degli usi e costumi della tradizione, raccontato in chiave satirica e divertente, sia nella descrizione di un mondo ormai scomparso, sia nell’interpretazione dei personaggi dell’epoca che a tratti si materializzano sul palcoscenico.
Un filo che unisce la storia che, nella comicità delle battute, ha la presunzione di divertire il pubblico dall’inizio alla fine e di rilanciare quei valori che costituivano il vivere semplice di una società, dove il rispetto, la solidarietà, il senso di appartenenza alla comunità regolavano le relazioni umane.
Un racconto graffiante e brioso, semplice e intenso, vivace ed allegro, romantico ed ironico sulle note della fisarmonica e delle voci che di tanto in tanto si inseriscono nel viaggio alla scoperta delle nostre radici.

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