I lavori alla nuova chiesa proseguirono con grande entusiasmo e l’insistenza della popolazione ottenne ciò che da tempo si desiderava: il 22 settembre 1950 il vescovo Girolamo Cardinale eresse la chiesa sussidiaria di San Rocco a ‘rettoria’, con cura d’anime in dipendenza dal parroco di Marano e il 24, in occasione della benedizione della nuova chiesa, fece il suo ingresso anche il rettore don Domenico Gottoli. Alcuni membri del comitato intanto cercavano un terreno adatto, vicino alla chiesa, per costruirvi una casa a uso di canonica, mentre il rettore era ospite di una famiglia.
Dopo alcune difficoltà iniziali, riuscirono ad avere il terreno dove sorge l’attuale edificio, di fronte alla chiesa. A don Domenico Gottoli venne affidato l’ufficio di celebrare quotidianamente la santa Messa, «nelle feste due» (Ibidem), di tenere la catechesi e tutte le altre funzioni. Rimanevano di competenza della chiesa parrocchiale i battesimi, i matrimoni e i funerali, questi ultimi da celebrarsi nella chiesa di Santa Maria della Valverde trovandosi in quel luogo anche il cimitero. La compagnia del Santissimo si sarebbe divisa, anche se i membri di San Rocco avrebbero dovuto mantenere l’impegno del servizio per le Quarantore, che dovevano essere celebrate solo nella parrocchiale. Ma tale decreto non deve aver soddisfatto a pieno la popolazione, dato che solo l’anno successivo, attraverso il suddetto comitato e con l’intervento di don Gottoli, il vescovo costituì la rettoria in parrocchia.
(tratto dal libro edito dal comune, Marano Valpolicella, 1999)
Il 19 dicembre 1951 con decreto dello stesso vescovo Girolamo Cardinale don Gottoli fu nominato parroco e vennero stabiliti i confini della nuova parrocchia di San Rocco. Da allora la piccola parrocchia ha avuto tre parroci: don Domenico Gottoli,fino al 1963; don Pio Ramponi fino al1995; mentre l’attuale parroco, dopo don Luigi Accordini, è don Andrea Ronconi che regge anche la parrocchia di Marano e Valgatara.
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Bellissima